VEDI IL MATTINO DEL 14 AGOSTO 2008

 

ESTATE SENZA FRONTIERE 2008

come ogni anno il Centro si è popolato di giovani volontari
per animare la vacanza di 15 bambini immigrati e immergersi
nelle bellezze e nei problemi del nostro territorio
 

 

Il gruppo scout di Milano 2 e Milano 31 uniti nel Clan "Castore e Polluce" ha trascorso presso il Centro Fernandes una intensa settimana di lavoro e di formazione che può essere ben sintetizzata nelle parole degli stessi ragazzi:

 

"... Quando abbiamo deciso di venire al Centro Fernandes immaginavamo che il nostro servizio sarebbe stato semplicemente quello di animare le giornate dei bambini africani. Una volta sul posto, invece, abbiamo scoperto una realtà ben più complessa, un mondo nuovo che ci ha spalancato gli occhi..."

 

"... Grazie per averci resi più consapevoli riguardo l'immigrazione nel nostro paese e per averci regalato tante belle emozioni e ricordi che conserveremo nel nostro cuore anche dopo il ritorno nella nostra realtà quotidiana che vivremo con uno spirito nuovo..."

 

Dario e Paolo, i due capi responsabili del gruppo, prima di partire, hanno donato al direttore una immaginetta ricordo nella quale è riportato un pensiero tratto dalla preghiera dell'immigrato scritta dall'Arcivescovo di Capua con il quale hanno avuto un bellissimo incontro l'ultimo giorno di campo: " Tu non mi abbandonerai mai Signore perchè sei fedele ai poveri".

In questa frase è raccolto tutto il senso dell'esperienza di servizio e di formazione che il centro Fernandes propone ai gruppi ed ai volontari che decidono di condividerne un tratto di strada. Questo significa che il gruppo scout di Milano ha saputo vivere profondamente la spiritualità dell'accoglienza che costituisce il motivo ispiratore di tutta la nostra attività e   rende il Centro Fernandes un "laboratorio permanente" dove a partire dalla singola storia personale di ogni immigrato si studiano piste e progetti di integrazione e di promozione sociale.

Pienamente coinvolti da questa esperienza,  i ragazzi di Milano si sono sentiti corresponsabili dei destini di tanti ragazzi africani appena conosciuti nelle loro ansie e attese.  Prima di partire hanno chiesto: "cosa potremo fare per voi una volta ritornati nella nostra realtà ? Nel salutarli il direttore ha raccolto con gioia questa offerta di collaborazione futura sottolineando soprattutto la necessità di individuare percorsi concreti di inserimento lavorativo nelle realtà più sviluppate del nord Italia.

 

Molto c'è da fare, dunque, ma molto già si è fatto con la testimonianza ed il servizio portato in questi giorni.

 

Con la loro presenza, infatti, i ragazzi di Milano

 

- hanno  regalato giorni felici  e sereni a tanti bambini immigrati che non possono permettersi una vacanza costosa e non conoscono la bellezza della vita scout; (vedi foto)

 

- hanno ricostituito il parco attrezzato con tavoli in legno ed una bellissima stele ricordo;(vedi foto)

 

- hanno portato la solidarietà alla famiglia del prete scout Don Giuseppe Diana, martire della Camorra;  Madonna di Briano: "sulle orme di don Peppe Diana"

 

-hanno invaso le vie del Centro storico di Castel Volturno e del Villaggio Coppola per scoprirne il degrado, indagare sulle cause di esso e incoraggiarne il recupero;(vedi foto)

 

-hanno incontrato e conosciuto le storie di tanti immigrati per sostenerli nel loro sforzo di integrarsi nel nostro paese;

(vedi foto)

 

-hanno pregato e cantato allegramente per invocare la vicinanza del Signore sugli sforzi e sulle opere di solidarietà;

(vedi foto)

 

E per finire.... il commosso arrivederci di Samu