I Centri dell’immigrazione
Le strutture che accolgono e assistono gli immigrati irregolari sono
distinguibili in tre tipologie
• Centri di accoglienza (CDA)
• Centri di accoglienza richiedenti asilo (CARA)
• Centri di identificazione ed espulsione (CIE)
I CENTRI DI ACCOGLIENZA (CDA)
(L.563/95)
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare
rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al
tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della
sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento.
I centri attualmente operativi sono:
Agrigento, Lampedusa – 804 posti (Centro di primo soccorso e accoglienza)
Bari Palese, area areoportuale – 744 posti
Brindisi, Restinco– 180 posti
Cagliari, Elmas – 200 posti (Centro di primo soccorso e accoglienza)
Caltanissetta, Contrada Pian del Lago – 360 posti
Crotone, località Sant’Anna – 1202 posti
Foggia, Borgo Mezzanone – 342 posti
Gorizia, Gradisca d’Isonzo – 112 posti
Siracusa, Cassibile – 200 posti
Trapani, Pantelleria – 25 posti (Centro di primo soccorso e accoglienza)
CENTRI ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA)
(DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di
20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di
riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, per consentire
l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello
status di rifugiato.
I centri attualmente operativi sono:
Caltanissetta, Contrada Pian del Lago – 96 posti
Crotone, località Sant’Anna – 256 posti
Foggia, Borgo Mezzanone – 198 posti
Gorizia, Gradisca d’Isonzo – 150 posti
Milano, via Corelli - 20 posti
Trapani, Salina Grande - 260 posti
Con decreto del ministro dell’Interno vengono utilizzati per le finalità dei
Centri di accoglienza per richiedenti asilo anche i CDA di Bari e Siracusa.
I Centri di identificazione ed espulsione (CIE)
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di
permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento,
convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e
destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico
sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002,
tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari
sul territorio e di consentono la materiale esecuzione, da parte delle Forze
dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli
irregolari.
Il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri è di 60 giorni
complessivi (30 giorni, più ulteriori 30 su richiesta del Questore e conseguente
provvedimento di proroga da parte del Magistrato).
Attualmente i centri operativi sono 10:
Bari-Palese, area aeroportuale – 196 posti
Bologna, Caserma Chiarini – 95 posti
Caltanissetta, Contrada Pian del Lago – 96 posti
Catanzaro, Lamezia Terme – 75 posti
Gorizia, Gradisca d’Isonzo – 136 posti
Milano, Via Corelli – 112 posti
Modena, Località Sant’Anna – 60 posti
Roma, Ponte Galeria – 300 posti
Torino, Corso Brunelleschi – 92 posti
Trapani, Serraino Vulpitta – 57 posti
I CENTRI SONO PIANIFICATI DALLA DIREZIONE CENTRALE DEI SERVIZI CIVILI PER
L’IMMIGRAZIONE E L’ASILO
Sono gestiti a cura delle Prefetture-Utg tramite convenzioni con enti,
associazioni o cooperative aggiudicatarie di appalti del servizio.
Le prestazioni e i servizi assicurati dalle convenzioni sono:
1) Assistenza alla persona
-assistenza alle persone (vitto, alloggio, fornitura effetti personali ecc.);
-assistenza sanitaria
-assistenza psico-sociale;
-mediazione linguistico culturale.
2) Ristorazione
3) Servizio di pulizia ed igiene ambientale
4) Manutenzione della struttura e degli impianti