ORAZIO PATTI
PERLE E PALAFITTE
 

 

 I lagunari del sistema d’acqua del Wémè-Nokué, nel sud del Bénin, sono il riferimento antropologico vivente che testimonia come e perché, agli inizi del XVIII secolo, prese avvio la “costruzione” di una nuova società in Africa sub-equatoriale. La pressione esercitata dalla ferocia della Tratta degli schiavi e l’opportunità di rifugio individuatodalla comunità all’interno del ciclo dell’acqua, furono i principali input di quegli anni che diedero vita ai villaggi palafitticoli di Aguégués, disegnando una nuova geografia antropologica della regione.

In Italia meridionale, alle falde del Vesuvio e in territorio d’interesse archeologico intorno alla città di Pompei, è in corso di scavo, a Longola, un villaggio proto-preistorico riferibile a una comunità che viveva anch’essa in un paesaggio d’acqua oltre 3.000 anni fa.

La storia e la geografia, unitamente all’antropologia e all’archeologia delle comunità d’acqua, si riflettono allo specchio ponendo in primo piano realtà che, nella loro contemporaneità, si riconoscono intrecciate sul filo delle perle di pasta vitrea e delle palafitte.

ORAZIO PATTI, dopo 25 anni di attività nel campo professionale della geologia, lavora dalla metà degli anni ’90 per conto dell’ U.E. in progetti di Cooperazione nei Paesi in Via di Sviluppo, in particolare in quelli francofoni dell’Africa equatoriale e sub-equatoriale. Nel 1999 ha pubblicato il volume SarnoilSarnoilSarnese: Ecogeografia dell’acqua dai disastri alla risorsa. (Napoli).
____________________________________

Il 23 settembre è stato presentato alla libreria e cartografia Jamm, il volume "Perle e Palafitte" di Orazio Patti: uno studio comparato su due società che, seppure distanti nello spazio e nel tempo, hanno utilizzato soluzioni abitative simili scegliendo di vivere sull'acqua.

Gli abitanti delle palafitte del Wémè-Nokué, nel sud del Bénin, testimoniano ancora oggi la nascita di una società formatasi agli inizi del 1700, quando sotto la minaccia della Tratta degli schiavi venne individuato come rifugio proprio l'ambiente acquatico. Ma non solo in Africa sono state utilizzate le palafitte: alle falde del Vesuvio, vicino a Pompei, è in corso di scavo il villaggio proto-preistorico di una comunità che viveva in un paesaggio d'acqua oltre 3.000 anni fa. La storia e la geografia delle comunità d'acqua si intrecciano ponendo in primo piano i punti che accomunano due realtà diverse: dai sistemi abitativi ai manufatti artigianali, dalle palafitte alle perle di pasta vitrea.