Un modo nuovo di pensare, di relazionarsi e di fare economia

E’ PARTITO IL PROGETTO  R.E.S. NELLE TERRE DI “DON PEPPE DIANA”

Il progetto R.E.S. (Rete Economica Sociale) è finanziato dalla Fondazione Con Il Sud ed abbraccia i territori dei comuni dell'ambito C2 (Casal di Principe, Casapesenna, Frignano, Castel Volturno, Santa Maria La Fossa, Grazzanise e Cancello Arnone), conosciuti a livello internazionale come le terre di camorra

 

Il progetto è stato presentato Mercoledi pomeriggio ( 21 marzo ) alle ore 16:30, presso l'Università per la legalità e sviluppo, a Casal di Principe, in coincidenza con l'anniversario dei funerali di don Peppe Diana, la ricorrenza della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie e della Giornata internazionale contro il razzismo.Con il progetto "La RES - Rete economia sociale" lo scopo è promuovere, un modello di sviluppo locale integrato in grado di rendere produttivi i patrimoni immobiliari confiscati alla criminalità organizzata, perseguendo l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini stranieri e incrementando capitale sociale nella legalità. "Questo progetto vuole essere un'altra importante tappa verso la costruzione delle terre di don Peppe Diana – afferma Taglione– nelle quali serve un modo nuovo di pensare, di relazionarsi e di fare economia". L'idea di creare economia sociale, a partire dall'uso dei beni confiscati alla camorra, come antidoto all'economia criminale è stata ritenuta valida e sostenuta anche dalla Fondazione con specifiche risorse, che si andranno ad aggiungere a quelle della partnership,composta da di 32 organizzazioni, costituita dal nucleo promotore e altri partners, coinvolti nella successiva fase di progettazione. La RES è nato infatti, da un'ampia fase di progettazione partecipata. A presentare tutti gli aspetti del progetto sono stati Gianni Solino, Michele Mosca, Mirella Letizia, Anna De Vita e Gianni Allucci, moderati da Pasquale Iorio. Per la parte che riguarda l’integrazione della popolazione immigrata un importante ruolo sarà svolto dal Centro Fernandes di Castel Volturno