DAL MATTINO DEL 28/04/2009
Quattro anni su una poltrona che scotta


Quattro anni e una manciata di giorni. Se Francesco Nuzzo non ritirerà la sue dimissioni, tanto sarà durata sua amministrazione. Nella primavera del 2005 per riuscire a far indossare la fascia di primo cittadino al magistrato della procura di Brescia si allearono i partiti di centro sinistra e tre liste civiche imbottite di personaggi che avevano militato negli anni '80 nella Democrazia Cristiana (il partito-padrone del territorio in quegli anni) e di alcuni politici del centrodestra delusi dall'amministrazione Scalzone. Francesco Nuzzo prevalse sul candidato a sindaco di Forza Italia di appena settanta voti. Subito dopo iniziarono delle furiose battaglie politiche fra i due schieramenti, che portarono anche ad un interrogazione parlamentare presentata dal senatore forzista Emiddio Novi, che aveva ad oggetto presunte infiltrazioni mafiose nell'amministrazione comunale. A gennaio 2006 la prefettura inviò a Castelvolturno la commissione d'accesso, che nell'agosto dello stesso anno chiese ed ottenne ulteriori centottanta giorni per indagare sugli atti della giunta Nuzzo. A febbraio dell'anno successivo, però i funzionari della prefettura traslocarono dal municipio litoraneo convinti che non c'erano gli estremi per uno scioglimento dell'amministrazione comunale. Questo, però, non servì a far placare gli animi ai contendenti politici. Nuzzo era accusato dalla minoranza di essere costantemente assente dal paese domiziano e di aver delegato qualsiasi atto al vicesindaco Lorenzo Marcello. Peraltro, la discesa in campo del sindaco-magistrato per il rinnovo del parlamento nelle fila dell'Udeur aveva creato anche le prime crepe interne alla sua maggioranza. Inizia in quel periodo la lunga serie di crisi di maggioranza, che di fatto ha rallentato notevolmente la vita politica castellana, ed è culminata con le dimissioni di ieri. Il cambio di casacca dei consiglieri di maggioranza è stato una costante durante l'amministrazione Nuzzo. E nuovi assetti politici ha sempre significato nuove giunte. Questo ha portato ad una vera e propria girandola di assessori. L'ultima nomina, Edna Borrata, ai lavori pubblici, è arrivata appena dieci giorni fa. Il resto, è storia delle ultime ore. vi. amma.