Manifesto per la costituzione di una
rete di promozione dei diritti della donna
L’incapacità di una Comunità, come di uno Stato a garantire i diritti delle donne porta al loro sfruttamento sessuale ed economico, sia a casa e nella comunità, che all’interno delle economie locali, nazionali e globali.
La mancanza di diritti accordati alle donne è un fattore primario del loro traffico. Le discriminazioni vissute a casa, nella comunità, nelle strutture sociali trovano nella violenza fisica e psicologica l’espressione più aperta ed estrema. La violenza è uno strumento con il quale vengono potenziate strutture discriminatorie e rafforzate forme più insidiose e sottili di discriminazioni subite quotidianamente dalle donne.
Le Nazioni Unite, ci ricordano che “in assenza di pari opportunità per istruzione, alloggio, cibo, impiego, sgravio del lavoro domestico e riproduttivo non pagato, accesso alle strutture del potere formale dello Stato, e libertà dalla violenza, le donne continueranno a essere vittime del traffico degli esseri umani”.
Quando le donne non hanno diritti, o quando questi diritti vengono calpestati da politiche e pratiche dei governi, i gruppi socialmente deboli, come le donne, vengono resi più vulnerabili.
Le privazioni vissute dalle donne sul piano del benessere e le ingiustizie sociale di cui sono vittime nel Mondo, trovano nella condizione delle Donne violate, sfruttate, trattate, prostituite o condotte a prostituirsi del Litorale domitio, crocevia del traffico degli esseri umani, un inquietante emblema. Un simbolo della condizione di deprivazione e sfruttamento femminile presente in molte parti del Mondo.
Da Castel Volturno, dal Litorale domitio, è necessario, quindi, simbolicamente ripartire per rilanciare la centralità dei diritti della donna, e con lei di tutte le persone più vulnerabili, anche a garanzia di uno sviluppo sociale equo e sostenibile.
Queste considerazioni, ci spingono responsabilmente ad incoraggiare, accanto ad adeguati forme di repressione della tratta degli esseri umani, una campagna per i diritti della donne e per il loro protagonismo attivo nella trasformazione sociale, attraverso la promozione della costituzione di una Rete d’istituzioni, organizzazioni, persone per realizzare iniziative ed azioni specifiche.
Un
coordinamento aperto di soggetti, che
promuova il benessere e il ruolo attivo delle donne nella lotta alle ingiustizie
sociali di cui sono vittime.
Associazioni, Enti e persone singole possono aderire inviando una E mail a