Caso “Fernandes”:
la posizione di Liberamente

 

dal mensile INFORMARE di gennaio 2009


A seguito delle accese discussioni che hanno interessato l’opinione
pubblica provinciale sui temi dell’immigrazione clandestina e della
sicurezza, e che hanno trovato dibattito tra gli argomenti del Consiglio
comunale di Castel Volturno del 19 Novembre scorso, molte
critiche sono state sollevate da esponenti della politica locale, che
hanno manifestato con viva forza le loro idee a riguardo di temi
così delicati e dunque difficili. Il movimento politico LiberaMente,
tramite il suo presidente Imperatrice Aurora Petrella ha infatti
commentato: “La discussione di tematiche così delicate quali la
proposta di chiusura e trasferimento del Centro Fernandes (centro
di prima accoglienza per immigrati), e di controllo di tutti gli
stabili in affitto ad immigrati irregolari sono la testimonianza più
autentica dell’assunzione di responsabilità che io e il mio partito
ci assumiamo per migliore la vita di Castel Volturno. Dinanzi a
problemi come questo noi abbiamo il dovere, proprio in qualità
di giovani impegnati a dare un’alternativa seria al futuro di Castel
Volturno, a fare delle scelte, a decidere cosa davvero può aiutarci
a progredire, e allo stesso tempo a individuare le cause che bloccano
il nostro sviluppo. Noi interpretiamo i bisogni della gente, siamo e continueremo ad essere la loro
voce”. Nel corso del Consiglio comunale di mercoledì 19 Novembre, infatti, la proposta di chiusura del
Fernandes è stata tacciata dagli esponenti della maggioranza quale atto di autentico razzismo perpetrato
da giovani ai danni degli immigrati irregolari. “L’accusa mossaci – continua la presidente - è priva
di fondamento e di motivazione. Ci accusano di razzismo, ma noi rispondiamo con la responsabilità
delle scelte: il Centro Fernandes non può continuare ad avere la funzione di prima accoglienza perché
costituisce un punto di attrazione per gli immigrati irregolari, che da Lampedusa si dirigono qui a Castel
Volturno consapevoli che in questa città troveranno spazio per la loro libera iniziativa, spesso delinquenziale.
E continuare ad assisterli è un incentivo, questa condizione non è compatibile con le condizioni
sociali ed economiche in cui si trova la nostra città. Le
nostre scelte sostengono la vocazione turistica di questo
paese, e proprio perchè ci candidiamo ad essere la sua
futura classe dirigente ci opporremo sempre ai problemi
che impediscono tale processo”. L’iniziativa di chiudere il
Centro ricordiamo ha richiamato l’attenzione di cittadini da
tutt’Italia, che hanno inviato lettere di vicinanza e di protesta
contro questa proposta. “Le lettere di vicinanza giunte
in Comune si commentano da sole: solo noi che viviamo
e lavoriamo a Castel Volturno possiamo sapere qual è la
realtà delle cose. Le nostre iniziative, le petizioni popolari
che abbiamo finora sostenuto ci hanno dato ragione: Palazzo
Colella è stato smantellato! Quindi, rivolgendomi al
Presidente della Provincia che si è tanto lamentato: perché
in estate non viene mai in vacanza a Castel Volturno?”.
Aurora Petrella