Elenco delle testate su cui sono uscite dichiarazioni di Caritas Italiana sui due principali temi di questo mese (badanti e tragedia di Lampedusa) e in più una selezione del nostro ufficio stampa di lanci di agenzia che riportano le dichiarazioni della Chiesa Italiana e del Vaticano sul tema delle morti nel Mediterraneo.

 

 

10/08/2009

Radio Vaticana

11/08/2009

Radio Popolare Roma

11/08/2009

Adn kronos International

21/08/2009

ASCA

21/08/2009

SAT2000

21/08/2009

Skytg24

22/08/2009

Sole24Ore

24/08/2009

SIR

24/08/2009

Radio Vaticana

24/08/2009

Cerco Lavoro

24/08/2009

Radio InBlu

25/08/2009

SAT2000

25/08/2009

Corriere canadese

26/08/2009

Wall Street Journal

27/08/2009

Radio Anch'io - Radio Uno

 

 

IMMIGRATI: CARITAS, DERIVA CULTURALE PER SCELTE AVVENTATE LEGA E GOVERNO (ASCA) - Roma, 22 ago - Processi complessi come quello dell'immigrazione e dell'integrazione ''vanno aiutati'' mentre ''se si soffia sul fuoco dell'incomprensione e dell'intolleranza si fa il gioco populista che non aiuta nessuno'', e gli ''atti di razzismo e di intolleranza aumentano''. E' l'analisi del responsabile immigrazione della Caritas Italiana, Oliviero Forti, che in un colloquio con l'ASCA spiega che quanto accaduto nel Canale di Sicilia ad oltre 70 eritrei ha concretizzato le ''peggiori paure'' della Chiesa italiana per la linea seguita dal governo sul tema dell'immigrazione. ''Tutta la societa' ha preso una deriva culturale che noi temevano a seguito di scelte avventate da parte del governo'', afferma Forti, facendo riferimento alla ''omissione di soccorso'' nei confronti del barcone approdato a Lampedusa. Quanto agli attacchi di Bossi alla Chiesa, il rappresentante della Caritas evita di commentare direttamente, puntando piuttosto il dito contro l'incoerenza di quegli esponenti leghisti del governo, come Bricolo, che invocano ''piu' investimenti nei Paesi d'origine'', senza aggiungere che il governo italiano e' lontano dal rispettare i suoi impegni sulla cooperazione allo sviluppo. ''Se ci fosse tanto impegno sulla cooperazione come sui respingimenti il governo si metterebbe in posizione diversa'', osserva. Piu' in generale, Forti nota come al Nord, nelle aree in cui e' forte la Lega, ci sia un problema culturale che ''fa venire meno proprio la legge dell'uomo, i diritti fondamentali'': ''Si sta determinando una regressione in un paese che in decenni era riuscito a vivere l'immigrazione in maniera pacifica'' mentre ''oggi si e' persa la bussola''. ''Non do la colpa alla Lega come realta' politica che ha sempre avuto modalita' un po' 'controcorrente' - conclude -, e' il contesto politico generale che e' stato disattento, sia a destra sia a sinistra, a una realta' che stava cambiando''. asp/mcc/ss 221733 AGO 09 NNNN  

 

IMMIGRAZIONE:VESCOVO MAZARA,SI CAMBI LEGGE O SPINE PER TUTTI MAGGIORANZA SI PREOCCUPI DI CALO CONSENSI; BENE DUBBI DI FINI (ANSA) - ROMA, 21 AGO - ''Non so se il governo avra' il coraggio o la forza politica di cambiare le norme sui respingimenti, ma se non ci sara' un ripensamento, saranno spine per tutti'': ad affermarlo e' il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, commentando l'ennesima tragedia avvenuta nel mare di Sicilia in cui sono morti 73 migranti eritrei. Una ''situazione penosa'' - afferma Mogavero - quella creata dalle politiche migratorie in vigore, che a suo giudizio incoraggiano ''a far finta di non vedere'', a non rispondere ai richiami di aiuto dei naufraghi anche ''per paura di essere accusati di qualche reato''. ''Noi italiani - sostiene il vescovo di una delle marinerie a piu' alto tasso d'immigrati - siamo concordi nel ritenere che questa politica non ci appartiene, e' contraria all'etica umanitaria e a quella cristiana'', e anche, aggiunge ''da siciliano'', alla ''cultura isolana e alla stessa 'legge del mare'', che impone da sempre ai marinai di anteporre il salvataggio dai flutti a qualunque altra cosa. La politica dei respingimenti sarebbe, quindi, non solo un ''insulto alle scelte umanitarie'' secondo la Chiesa e il mondo cattolico, ma anche invisa da un ''movimento trasversale di opinione'' foriero di un piu' generale calo di consensi di cui la maggioranza, secondo il vescovo, ''dovrebbe cominciare a preoccuparsi''. Come sembra aver cominciato a fare - ha osservato - Gianfranco Fini, aprendo forse ''una crepa nella pretesa di alcuni di accampare il monopolio della verita' su certi argomenti''. CNT 21-AGO-09 15:25 NNN

IMMIGRATI: MONS.MOGAVERO, CON NUOVE LEGGI MARINAI HANNO PAURA DI AIUTARE (ASCA) - Roma, 21 ago - I marinai che incontrano le navi dei clandestini hanno paura di aiutarli perche' temono di venire ''incriminati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina''. Lo afferma il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano Liberazione. Il vescovo ricollega l'episodio del barcone carico di 78 persone ignorato per venti giorni, come raccontato dai cinque superstiti, alla nuova politica dei respingimenti. ''Il Mediterraneo e' un mare pattugliatissimo - afferma -, mi pare difficile che nessuno si accorga del barcone. Questo probabilmente e' il massimo di tolleranza permesso, e cioe' fingere di non vedere''. Invece, aggiunge, ''l'unica legge che deve valere in mare e' la legge del mare. E' la legge dei semplici, di coloro che si confrontano con le forze della natura e soccorrono le persone in pericolo senza guardare il tornaconto economico, mettendo anche a repentaglio la propria incolumita'. Quella legge continua a vigere, ma con la nuova era dei respingimenti la gente di mare teme di fare del bene e per questo venire incriminata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina''. asp/cam/lv 211300 AGO 09 NNNN  

 

IMMIGRAZIONE:SCHETTINO (CEI),MORTI IN MARE OFFESA A UMANITA' PRESIDENTE COMMISSIONE MIGRAZIONI A RADIO VATICANA (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 21 AGO - La morte degli immigrati che cercano di raggiungere la Sicilia ''rappresenta una grave offesa all'umanita' e al senso cristiano della vita'': lo ha affermato il presidente della commissione episcopale per le migrazioni e vescovo di Capua, mons. Bruno Schettino, secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana. (ANSA). CNT 21-AGO-09 16:34 NNN  

 

IMMIGRATI: CEI, STRAGE IN MARE E' GRAVE OFFESA A UMANITA' MONSIGNOR SCHETTINO, COSI' DECADE IL SENSO DELL'UOMO Citta' del Vaticano, 21 ago. (Adnkronos) - La morte di oltre 70 immigrati che cercavano di raggiungere la Sicilia rappresenta una "grave offesa all'umanita' e al senso cristiano della vita". E' quanto ha detto all'ADNKRONOS monsignor Bruno Schettino, Presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e arcivescovo di Capua. Si percepisce, ha detto monsignor Schettino "un senso di poverta' dell'umanita', non c'e' attenzione verso l'altro, verso gente che e' in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla poverta' in cerca di serenita' e di pace". "E' una morte assurda - ha aggiunto - donne bambini innocenti gettati in mare, e' il senso dell'uomo che decade, urge l'impegno dei cristiani di attivarsi concretamente verso coloro che soffrono, il problema e' umano prima che politico". Rispetto al problema dell'immigrazione cosi' come esso si presenta oggi nel nostro Paese "come educatori di umanita' e di umanesimo -afferma monsignor Schettino - dobbiamo essere propositivi, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, nel senso di una vera accoglienza verso i poveri. Davanti al povero bisogna inchinarsi. Il tema dell'accoglienza riguarda cristiani e non cristiani, l'umano e' sempre umano". "Dobbiamo superare le distinzioni di parte - ha aggiunto l'arcivescovo - e affrontare il problema nella sua globalita' il primato dell'uomo serve a costruire un'umanita' rinnovata. Io per esperienza personale mi prodigo molto in favore degli immigrati, non abbiamo bisogno di declamazioni di principi ma di esperienze concrete forti". (Fpe/Gs/Adnkronos) 21-AGO-09 12:06 NNNN

 

IMMIGRAZIONE: VESCOVO AGRIGENTO, LEGGI CONTRARIE A UMANITA' (ANSA) - AGRIGENTO, 21 AGO - ''Questa ennesima tragedia in cui i deboli muoiono per l'indifferenza dei forti o a causa di leggi contrarie ai principi di umanita' e carita' devono farci riflettere, interrogare e soprattutto farci sentire colpevoli''. Lo ha detto l'arcivescovo di Agrigento ed ex presidente della Caritas italiana Francesco Montenegro riferendosi alla tragedia nelle acque del canale di Sicilia dove sarebbero morti 73 eritrei. ''E' contrario al principio della vita - aggiunge - non aiutare questi poveri fratelli mentre sono in mare, in balia di condizioni precarie. Davanti a questa nuova tragedia - conclude il presule - mi ripropongo una domanda: la legislazione e il sistema vigente sono in grado di coniugare accoglienza, rispetto dei diritti umani e legalita'?''.(ANSA). YXW-FK 21-AGO-09 14:43 NNN  

 

IMMIGRATI: MONS. MONTENEGRO, STIAMO UCCIDENDO DI NUOVO CRISTO (2) (ASCA) - Roma, 21 ago - Per l'arcivescovo di Agrigento, ''questa ennesima tragedia, in cui dei deboli muoiono per l'indifferenza dei forti o a causa di leggi contrarie ai principi dell'umanita' e della carita', devono farci riflettere, interrogare ma soprattutto farci sentire colpevoli''. ''La fatica e la sofferenza - aggiunge - con cui persone in fuga dal proprio Paese in cerca di liberta' e di pace rischiano ogni giorno la vita, vittime talora di trafficanti di esseri umani , devono preoccupare la nostra coscienza e interpellare chiaramente le istituzioni e la legislazione, a livello nazionale ed europeo''. asp/mcc/bra 211549 AGO 09 NNNN  

 

IMMIGRATI: MONS. MONTENEGRO, MANCATI SOCCORSI FRUTTO DI CLIMA PAURA 'SECONDO ATTUALE POLITICA POSSONO MORIRE COME ANIMALI' Citta' del Vaticano, 21 ago. - (Adnkronos) - I mancati soccorsi da parte di altre imbarcazioni che hanno avvistato il barcone sul quale si trovavano gli immigrati morti in mare sono frutto del clima di paura che e' stato diffuso attraverso ''la filosofia della non-accoglienza''. E' quanto osserva, ai microfoni della Radio Vaticana, mons. Francesco Montenegro, commentando quanto raccontato ieri dai cinque immigrati clandestini eritrei salvati da una motovedetta della Guardia di finanza in alto mare dopo 20 giorni di navigazione. Altri 75, secondo quanto detto dai sopravvissuti, sarebbero morti durante la traversata in mare. Il timore dei marinari di soccorrere le navi degli immigrati ''Non e' il frutto della cultura dell'allontanamento e della non-accoglienza?''. Si chiede retoricamente l'arcivescovo. ''A furia di respirare quest'aria - aggiunge - si assumono questi atteggiamenti. Ma e' la filosofia e la politica che si stanno portando avanti: creare un clima di paura, e questo assicura che loro possono morire come animali in mezzo al mare e noi abbiamo risolto i nostri problemi''. ''Che davanti a un uomo - spiega ancora l'ex presidente della Caritas - non possiamo chiudere le porte. Ogni uomo ha diritto di vivere e dobbiamo chiederci che cosa possiamo fare perche' quell'uomo viva. I diritti umani, perche' ci sono? Perche' festeggiamo gli anniversari dei diritti umani che dicono che un uomo ha diritto a spostarsi quando la vita non gli e' possibile o quando la politica non gli permette una vita serena? Partiamo dai diritti umani, poi arriviamo anche al Vangelo e poi arriviamo all'accoglienza come necessita', come dovuta, e non come scelta''. (Fpe/Ct/Adnkronos) 21-AGO-09 16:39 NNNN  

 

IMMIGRATI: MONS. MERISI (CEI), VIOLAZIONE DIRITTI UMANI E' FATTO GRAVE 'ACCERTARE TUTTE RESPONSABILITA' IN TRAGEDIA DEL MARE' Citta' del Vaticano, 22 ago. (Adnkronos) - Rispetto a quanto e' accaduto nel canale di Sicilia bisogna verificare se c'e' stata violazione dei diritti umani, bisogna accertare le responsabilita' e dunque e' importante che l'indagine vada avanti. ''Se c'e' stata questa violazione e' un fatto grave''. In ogni caso restano le parole pronunciate ieri dai vescovi italiani. E' quanto dice all'ADNKRONOS, mons. Giuseppe Merisi, Presidente della Caritas italiana, vescovo di Lodi e Presidente della Commissione episcopale per la carita' e la salute in riferimento al dibattito che si e' aperto in queste ore anche in seguito alla presa di posizione della Chiesa. ''Faccio mie - afferma in proposito mons. Merisi - le dichiarazioni di mons. Schettino, di mons. Montenegro e di mons. Mogavero. E confermo quanto come Caritas abbiamo detto quando siamo andati a vedere di persona la situazione di Lampedusa cogliendo e vedendo la sofferenza deal gente e dei migranti''. ''Rispetto a cio' che e' accaduto - aggiunge - e' importante sottolineare quanto detto ieri dal Prefetto di Agrigento: se le cose sono andate veramente in questo modo c'e' stata una violazione dei diritti umani''. Di fronte al fenomeno migratorio, mons. Merisi ribadisce i principi di fondo che devono essere osservati: ''accoglienza legalita' e rispetto dei diritti umani fondamentali. Nel caso specifico bisogna vedere se sono stati rispettati i diritti umani. Se c'e' stata una violazione di questi diritti e' un fatto grave''. (Fpe/Gs/Adnkronos) 22-AGO-09 13:43 NNNN

 

IMMIGRAZIONE: IRA VESCOVI SU RESPINGIMENTI, COME SHOAH/ANSA ABBANDONO NAUFRAGHI SCUOTE CHIESA, PER CEI LEGGI CONTRO UMANITA' (di Domitilla Conte) (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 21 AGO - Nessuna politica di controllo dell'immigrazione puo' autorizzare una comunita' internazionale ad abbandonare una barca di migranti naufraghi a un destino di morte, come e' accaduto all'ultimo carico di disperati persi nel mare di Sicilia: lo hanno affermato oggi con forza i vescovi italiani, mentre la procura di Agrigento apriva un'inchiesta sull'accaduto e il mare restituiva otto corpi senza nome. Le ricerche sono ancora in corso, e poco importa se alla fine i corpi saranno otto o settantatre', dicono i vescovi, perche' ogni vita umana ''vale infinitamente'', e quello che deve preoccupare non e' tanto l'ordine pubblico che, per la Chiesa, poco ha a che fare con i barconi pieni in massima parte di rifugiati, ma ''gli occhi chiusi dell'Occidente'' sulla disperazione di chi viene dall'altra sponda del mare. Ad infliggere il primo colpo, questa mattina, alla politica dei respingimenti dell'Italia e' stato il quotidiano dei vescovi Avvenire che, in un editoriale di prima pagina, e' giunto a paragonare l'atteggiamento di chi non ha prestato soccorso ai naufraghi eritrei all'indifferenza che ha avvolto le deportazioni della Shoah. ''Allora erano il totalitarismo e il terrore a far chiudere gli occhi'', ha ricordato l'editoriale, mentre oggi si tratta di ''una quieta, rassegnata indifferenza, se non anche una infastidita avversione'' che si va diffondendo nel Mediterraneo e che contravviene perfino all'antica legge del mare che ordina il soccorso'' prima che intervengano altre leggi: ''diritto d'asilo, accoglienza, respingimento. Ma le vite - conclude Avvenire - si salvano''. Concetto condiviso perfino dall'Osservatore romano nel titolo di una cauta cronaca dei fatti. Che la Chiesa non condivida la politica italiana, ne' quella europea, in materia di immigrazione, non e' una novita', ma le testimonianze dei sopravvissuti eritrei hanno condotto autorevoli rappresentanti della Cei a evidenziare, oggi, le conseguenze nefaste di una ''cultura della paura'' indotta da leggi ''contro l'umanita' e il sentire cristiano''. ''La morte degli immigrati che cercano di raggiungere la Sicilia rappresenta una grave offesa all'umanita' e al senso cristiano della vita'', ha affermato il presidente della commissione episcopale per le migrazioni e vescovo di Capua, mons. Bruno Schettino. ''Questa ennesima tragedia in cui i deboli muoiono per l'indifferenza dei forti o a causa di leggi contrarie ai principi di umanita' e carita' devono farci riflettere e farci sentire colpevoli'', aggiunge l'arcivescovo di Agrigento, la diocesi a cui appartiene Lampedusa, mons. Francesco Montenegro. Ex presidente della Caritas, Montenegro conosce bene i drammi dei migranti e insinua il dubbio se ''la legislazione e il sistema vigente'' siano ''in grado di coniugare accoglienza, rispetto dei diritti umani e legalita'''. Ancora piu' esplicito il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, secondo il quale il governo dovrebbe riconsiderare le norme sui respingimenti, a suo giudizio ormai avversate da un ''movimento trasversale di opinione'' che rischia di dimostrarsi un boomerang per il governo. ''Mi pare che gli ultimi interventi di Gianfranco Fini su questi temi stiano aprendo una crepa nella maggioranza - ha osservato mons.Mogavero - e mi auguro che il governo abbia il coraggio e la forza politica di cambiare le norme sui respingimenti. Se non ci sara' un ripensamento - ha concluso - saranno spine per tutti''.(ANSA). CNT 21-AGO-09 20:21 NNN

 

IMMIGRATI: MONS. NERVO, RESPINGIMENTI SONO BARBARIE E CRUDELTA' (ASCA) - Jesolo, 22 ago - ''Il respingimento in mare e' solo barbarie e crudelta', tanto piu' gravi in un paese che ritiene di essere civile e si definisce cristiano''. Lo ha dichiarato monsignor Giovanni Nervo, fondatore della Caritas italiana, oggi presidente della fondazione Zancan, commentando, a margine del trentennale dell'arrivo dei profughi vietnamiti in Italia, ''il comportamento del governo'' nei confronti dei clandestini''. Un comportamento - ha proseguito monsignor Nervo - che ''grida vendetta al cospetto di Dio''. Il prelato ha detto di rendersi ''ben conto'' della complessita' della problematica e, pertanto, di essere ''pienamente convinto della necessita' di regole''. Ma - ha aggiunto - il respingimento di persone che possono avere il diritto al riconoscimento di rifugiati politici, non e' sicuramente la risposta da dare ad una societa', quella italiana, che in qualche caso puo' nutrire paura''. ''Molto puntuali'' sono gli interventi della Chiesa italiana, sempre secondo monsignor Nervo: ''Bisogna scuotere le coscienze che a volte sembrano addormentate e richiamare il governo, ai vari livelli, alle proprie responsabilita', che sono anche responsabilita' umane''. fdm/mcc/ss 221745 AGO 09 NNNN  

 

 

IMMIGRATI: BOSSI POLEMIZZA CON CHIESA, TRA I POLI E' SEMPRE SCONTRO/RIEPILOGO LEADER LEGA, DA VESCOVI PAROLE SENZA SENSO Roma, 22 ago. - (Adnkronos) - Non accennano a diminuire le polemiche dopo la morte in mare di 73 eritrei. La Chiesa continua a rimarcare la necessita' di rispettare i diritti umani, ma alle autorita' ecclesiastiche replica duramente Umberto Bossi, mentre continua il botta e risposta tra maggioranza e opposizione. "E' legittimo il diritto degli Stati a gestire e regolare le migrazioni. C'e' tuttavia un diritto umano -avverte il presidente del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, monsignor Antonio Maria Veglio'- ad essere accolti e soccorsi. Cio' si accentua in situazioni di estrema necessita', come per esempio l'essere in balia delle onde del mare. Per centinaia di anni i Capitani delle navi non sono mai venuti meno al principio fondamentale del diritto del mare, che prevede si debbano sempre soccorrere i naufraghi che si incontrano. Il Santo Padre -prosegue mons. Veglio' citando l'enciclica Caritas in veritate - aggiunge che si dovrebbero 'armonizzare i diversi assetti legislativi, nella prospettiva di salvaguardare le esigenze e i diritti delle persone e delle famiglie emigrate e, al tempo stesso, quelli delle societa' di approdo degli stessi emigrati'''. "Faccio mie - sottolinea monsignor Giuseppe Merisi, presidente della Caritas italiana- le dichiarazioni di mons. Schettino, di mons. Montenegro e di mons. Mogavero. E confermo quanto, come Caritas, abbiamo detto quando siamo andati a vedere di persona la situazione di Lampedusa cogliendo e vedendo la sofferenza della gente e dei migranti. 'Rispetto a cio' che e' accaduto e' importante sottolineare quanto detto ieri dal Prefetto di Agrigento: se le cose sono andate veramente in questo modo c'e' stata una violazione dei diritti umani''. Alle dichiarazioni degli uomini di Chiesa replica duramente Bossi: ''Sono parole con poco senso, che le porte le apra il Vaticano che ha il reato di immigrazione". (segue) (Red-Pol/Ct/Adnkronos) 22-AGO-09 19:55 NNNN  

 

Il presidente del Pontificio consiglio per i Migranti: «Dal ministro parole inaccettabili»

CITTÀ DEL VATICANO - È scontro tra la Lega e il Vaticano sugli immigrati. A sollevare le polemiche la tragedia degli eritrei nel Canale di Sicilia e le successive dichiarazioni di esponenti del Carroccio e della Santa Sede. In una dichiarazione diffusa alla stampa, monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti, va ora all'attacco contro il ministro Roberto Calderoli, accusandolo di aver usato parole «inaccettabili e offensive, quasi che io - si legge nel comunicato - sia responsabile della morte di tanti poveri esseri umani inghiottiti dalle acque del Mediterraneo». Tre giorni fa l'esponente leghista, difendendo la linea del governo sulla lotta all'immigrazione clandestina, aveva detto che «solo un messaggio chiaro» può fermare i viaggi «della disperazione, che, purtroppo, hanno portato a morire, nelle acque del canale di Sicilia, tanti, partiti anche sulla base dei messaggi dell'opposizione o di monsignor Vegliò». Le parole del ministro della Semplificazione erano arrivate dopo che il presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti, davanti alla tragedia del Canale di Sicilia in cui sarebbero morti 73 eritrei, aveva espresso il suo «dolore» per «il continuo ripetersi» delle morti in mare e aveva esortato le «società sviluppate» a «rispettare sempre i diritti dei migranti» e a non «chiudersi all'egoismo». «Mai sono stato contraddetto dalla Santa Sede», «mai sono stato contraddetto dalla Conferenza episcopale italiana» e «come capo dicastero ho il grande onore di fare dichiarazioni a nome della Santa Sede» ha voluto precisare Vegliò rispondendo direttamente al ministro leghista.

LA POLEMICA -Nell'intervista rilasciata a Radio Vaticana in seguito alla sciagura nel Canale di Sicilia, Vegliò aveva anche sottolineato che, a suo avviso le società «cosiddette civili», sono sempre più egoiste, al punto da preferire, in casi estremi, di condividere i propri beni con gli animali domestici piuttosto che con lo straniero. Dopo l'intervista, Calderoli aveva tra l'altro sottolineato che «le parole sugli immigrati pronunciate da monsignor Vegliò non sono quelle del Vaticano e della Cei da cui, anzi, spesso, lo stesso Vegliò è stato poi contraddetto». «La mia dichiarazione - ha precisato ora il presule - partiva solo da un fatto concreto, tragico: la morte di tante persone, senza accuse, ma chiamando tutti alla propria responsabilità».

REAZIONI - Sulla scia delle parole di monsignor Vegliò, l'opposizione insorge contro l'esecutivo. «Il governo continua a farci fare una pessima figura con tutti. Dopo la Ue, l'Unhcr, ora anche col Vaticano. La dichiarazione di monsignor Vegliò è di una chiarezza lampante. L'esecutivo, soprattutto per quanto riguarda le tematiche dell'immigrazione, non può essere guidato dal Carroccio», afferma il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei. Per il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori Felice Belisario, le parole del numero uno del Pontificio Consiglio epr i Migranti dimostrano che «il Carroccio tiene in ostaggio Berlusconi e il suo esecutivo e che, per accontentare il suo elettorato xenofobo, è disposto a farci fare una pessima figura anche con la Santa Sede. Che cosa ne dicono i cattolici del Pdl? Perchè stanno zitti?», chiede Belisario.

25 agosto 2009