“LOS INDIGNADOS” E “LOS SALDOS”
 

Editoriale di kairos del 05-06-2011


“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Con questo motto i giovani di tutto il mondo si preparano alla XXVI giornata mondiale della gioventù che si terrà a Madrid il prossimo agosto. Anche i giovani della nostra Diocesi si stanno preparando a questo meraviglioso incontro in maniera intensa e originale. Ne abbiamo avuto una magnifica prova Domenica sera al concerto organizzato dalla pastorale giovanile che ha brillato per entusiasmo, bravura e convinzione. Il loro pellegrinaggio sarà, dunque, come la tournè di una grande band giovanile che porterà fin dentro il cuore della Spagna il calore delle nostre tradizioni culturali e cristiane. E’ quanto richiesto dal papa ai giovani in cammino verso Madrid: “Per questo motivo, cari amici, vi invito a intensificare il vostro cammino di fede in Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Voi siete il futuro della società e della Chiesa! Come scriveva l’apostolo Paolo ai cristiani della città di Colossi, è vitale avere delle radici, delle basi solide! E questo è particolarmente vero oggi, quando molti non hanno punti di riferimento stabili per costruire la loro vita, diventando così profondamente insicuri. Il relativismo diffuso, secondo il quale tutto si equivale e non esiste alcuna verità, né alcun punto di riferimento assoluto, non genera la vera libertà, ma instabilità, smarrimento, conformismo alle mode del momento. Voi giovani avete il diritto di ricevere dalle generazioni che vi precedono punti fermi per fare le vostre scelte e costruire la vostra vita, come una giovane pianta ha bisogno di un solido sostegno finché crescono le radici, per diventare, poi, un albero robusto, capace di portare frutto.” Queste parole del papa pensate per i giovani pellegrini, sembrano profeticamente descrivere la situazione che ha portato tanti giovani spagnoli a dar vita al movimento rivoluzionario degli “indignados”. E’ una rivoluzione dolce che è nata a Puerta del Sol a Madrid e si è diffusa subito in tutta la Spagna, da Valencia a Siviglia a Santiago. Questi ragazzi non si riconoscono in alcun partito. Vi sono molte analogie con il movimento della primavera dei paesi arabi. Si sono sviluppati entrambi su Internet, sono formati in prevalenza dalle giovani generazioni che non vedono prospettive per il loro futuro. Come la rivoluzione dal basso ha superato Gibilterra ed è arrivata in Spagna dai Paesi del Maghreb, il contagio potrebbe presto espandersi in tutta Europa. Beppe Grillo ha sagacemente commentato che “ Il 2011 potrebbe diventare come il 1848, quando le vecchie istituzioni vennero travolte e la "questione sociale" divenne parte della politica.. Può essere che in futuro questo periodo sia citato con frasi come "E' successo un duemilaundici!" come oggi si dice "E' successo un quarantotto!". Se Grillo ha ragione non è un caso che questo nuovo “48” sia partito proprio dalla Spagna del laicissimo Zapatero, che tanti entusiasmi aveva suscitato anche in Italia. L’illusione che rompendo nettamente con le radici cristiane di un popolo si potesse miracolosamente approdare alla salvezza ha mostrato tutte le sue debolezze. Un mondo di relativismo morale e materiale non sa offrire nessuna sicurezza e spinge i giovani a vagare nell’incertezza e nel vuoto esistenziale. “Los Indignados”, invece, cercano “punti fermi per fare le loro scelte e costruire la loro vita”. Grazie a Dio nel prossimo mese di Agosto arriverà in Spagna un esercito di “ Los saldos”, giovani “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” che potranno additare loro nuovi cammini di speranza e di futuro.