«L'Unione Europea si unisca sul problema immigrazione»

 

29-10-2007

Così ha dichiarato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo alle domande degli studenti in piazza del Campidoglio per la manifestazione del 50° Anniversario del trattato di Roma: «Parlamento europeo e cittadini europei - il ruolo dei giovani, della scuola». Lo spunto è stato dato al Presidente dalle recenti notizie di altre tragedie del mare avvenute nello Ionio ed al largo di Siracusa. Su 15 immigrati che tentano la fuga attraverso il mare almeno uno non raggiunge l’obiettivo, inghiottito brutalmente dalle acque. E’ una percentuale destinata a salire a causa di imbarcazioni sempre più piccole e fatiscenti alle quali si ricorre per sfuggire ai controlli. Gli ultimi naufraghi hanno dichiarato di essere Palestinesi. Dunque il fenomeno non riguarda solo i dimenticati paesi africani, ma anche quei paesi che ogni giorno sono sotto gli obiettivi delle telecamere di tutto il mondo. Bianchi o neri, gialli od olivastri i morti sono tutti uguali e suscitano indignazione e rabbia. Non è possibile infatti restare indifferenti di fronte a questa continua ecatombe alla quale rischiamo di abituarci. La conta dei morti e dei sopravvissuti incomincia a riguardarci come quella dei pesci o degli uccelli in estinzione. Anzi, influenzati dalle mode ecologiste, rischia di farci più scandalo e sofferenza la morte dell’Orso Morsicano che quella di centinaia di uomini poveri, soli, in fuga da guerre e miseria con famiglie disastrate alle spalle. Eppure l’unione Europea non si muove. Restiamo da soli con le nostre povere forze di polizia e di volontariato a raccogliere il mare con il cucchiaino. Forse per questo non hanno voluto includere nel preambolo al Trattato Europeo l’importante richiamo alle “ radici cristiane”. Non ha proprio nulla di cristiano, infatti, l’indifferenza degli stati per questa immane tragedia umanitaria. Lo scrivano o no, le radici cristiane hanno dato vita e linfa all’Europa, ma bastano pochi colpi di accetta per abbattere anche una pianta secolare. L’indifferenza verso i valori fondamentali della vita e della giustizia rischia di dare molti brutti colpi di scure alla pianta europea.  Nel nostro piccolo cerchiamo di non dimenticarlo. Almeno nel ricordo continuo degli immigrati defunti, nella preghiera accorata e nell’accoglienza dei sopravvissuti cerchiamo di dare sempre nuova linfa alle radici della nostra cultura ancorata ai valori eterni del Vangelo.