Tre clienti napoletani prime vittime di Nuzzo

14 AGOSTO 2008

GABRIELLA CUOCO Uno non ha voluto pensarci e, senza indugio, ha tirato fuori i 500 euro per pagare la multa, supplicando di non avere altri strascichi per paura di perdere la famiglia. Un secondo, avrà ora il suo daffare per spiegare ai congiunti, cosa era andato a fare con la sua auto fino a Castelvolturno. Un altro ancora, si starà forse chiedendo se era proprio il caso di dare nell’occhio e farsi sorprendere dai poliziotti, caricandosi in auto una «bella di notte». Sono queste, in sintesi, le tre storie emerse durante i primi controlli, svolti da una pattuglia del commissariato di polizia di Castelvolturno, in esecuzione dell’ordinanza numero 66, emanata lo scorso 8 agosto dal sindaco del Comune rivierasco, Francesco Nuzzo. Il bilancio parla di tre clienti beccati, di età inferiore ai 40 anni, e di una prostituta multata perché poco vestita. A tutti, il massimo della sanzione prevista: 500 euro. Per ottenere questo risultato gli agenti del commissariato di polizia, hanno concentrato il loro servizio lungo la statale Domiziana, notoriamente utilizzata per i notturni traffici di meretricio. Il fatto che nessuno dei tre clienti risulti residente in zona, ma nel napoletano, secondo le forze di polizia, significa due cose: che i frequentatori cittadini delle zone a luci rosse sono probabilmente andati altrove, in seguito al pubblico clamore suscitato dall’ordinanza, voluta fortemente dal primo cittadino, in virtù delle nuove norme sulla sicurezza, varate dal governo Berlusconi; e che Castelvolturno, specialmente sulla Domiziana, in località Pinetamare, resta comunque zona di punta nel mercato del sesso. Dopo un esordio positivo nell’esecuzione dell’ordinanza, i controlli proseguiranno senza sosta, sull’intero tratto della statale 7 bis. Nel weekend di ferragosto, oramai alle porte, gli agenti polizia, coadiuvati da tutte le forze dell’ordine dislocate sul territorio, continueranno «a mettere in atto un’azione sinergica, rispetto all’obiettivo finale, comune a tutte le istituzioni, di combattere il degrado e rendere più vivibile il litorale», si legge nel comunicato diramato ieri dal commissariato. Intanto, i controlli, oltre che sul fronte della prostituzione, proseguono anche per gli «angeli del mare» dell’ufficio della capitaneria di porto di Mondragone, che sono alle prese con arenili super affollati sull’intero tratto di loro competenza che va dal Garigliano fino alla foce dell’Agnena. Nella giornata di ieri, nell’ambito dell’operazione «Mare sicuro 2008», coordinati dal comandante Raffaele Bove, i guardiacoste hanno controllato altri cinque stabilimenti balneari, nella frazione litoranea di Pescopagano. I gestori dei suddetti lidi, che dovranno pagare complessivamente sanzioni pari a circa seimila euro, secondo quanto si evince dai verbali, non garantivano la sicurezza sulle spiagge del litorale casertano, ed in particolare, i servizi sanitari erano sprovvisti di tutte le norme igieniche in materia.